sabato 15 dicembre 2018

FACCIO QUELLO CHE MI PARE

In realtà, vorrei ma non faccio sempre quello che mi pare e mi piace.

Siamo così indottrinati dal "dovere", che quasi tutti noi abbiamo dimenticato chi davvero siamo e cosa realmente contribuisce alla nostra felicità.

A sapere disobbedire, sono rimasti i bambini e pochissima gente che, dal punto di vista di noi "normali", ci sembra anarchica, di strane preferenze, a tratti polemica e incoerente.

I migliori maestri possibili sono proprio i bambini. Più piccoli sono, meno sono "contaminati", più vivono il presente e seguono quello che piace loro.

I bambini sono allegri così spesso che ci allarmiamo quando non lo sono; al contrario, per gli adulti è normale essere seri e al contrario, ci interroghiamo quando qualcuno è allegro.

E questo non sembra strano a nessuno???

Anzi, è considerato ovvio.

Ai bambini in tenera età, non è ancora stato instillato il "dovere". Il fare le cose perché gli altri se lo aspettano; il premio (promozione, riconoscimento, ecc.) in cambio di un comportamento ritenuto consono a quello comunemente accettato, quello "comandato".

Tra l'atteggiamento libero da condizionamenti di un bambino e al contrario, seguire le istruzioni dei nostri genitori e della società che ci considera rispettabili se facciamo ...diciamo... crediamo... certe cose, ci stanno infinite vie di mezzo.

Neanche io, che tanto cerco di interrogarmi su me stesso, conduco una vita libera e che ha solo il mio cuore come bussola.

Questo avviene, fondamentalmente e in estrema sintesi, per due ragioni.
  • Siamo essere conviviali e ci serve, a chi più, a chi meno, l'approvazione degli altri.
  • Conformarci a quello che gli altri si aspettano, è conveniente per ottenere in cambio qualcosa.
Siamo quindi costretti a mediare, tra il modello che ci hanno insegnato di "buon cittadino" e quello che è rimasto della nostra personalità, massacrata dalle regole, dai vari insegnanti, dai genitori che, con una tragica, ma non incolpevole, buona fede, ci hanno fatto diventare bravi "soldatini".
Non ultima, la madre di tutti i condizionamenti: la Chiesa Cristiana, che ci ingessa mentalmente, finanche quando non la frequentiamo e magari la critichiamo. 

Siamo immersi nella cultura religiosa occidentale, che ci reprime, crea e alimenta contraddizioni, sensi di colpa, distorcendo, non poco, il vero messaggio attribuito alla figura di Cristo.

Essere liberi è quasi impossibile. 
Anche rientrare pienamente nei canoni di quello che il mondo ci dice che si DEVE fare, è insostenibile. 
Fa sentire facilmente inadeguati e ci spinge nella trappola della competizione, facendoci credere che affrontare sfide, esami e selezioni in cui bisogna prevaricare o, comunque, superare altri individui, è giusto e fa parte della vita.
...invece di aiutarsi gli uni con gli altri!!!

Tanto per fare un esempio. A cosa serve sapere a memoria formule, pensieri e materie intere, solo per superare un esame? Quale normale situazione di vita o lavorativa mi impedirebbe di consultare quel determinato manuale che ho a suo tempo, imparato ad usare?

L'importante è capire, imparare a ragionare e magari anche chiedersi se davvero mi piace l'argomento in questione, piuttosto che imparare a memoria.

Purtroppo, la scuola e la vita, oggi, tendono a fare il contrario. Valgono più i titoli e le informazioni, piuttosto che le attitudini, la formazione e le capacità.

Cosa se ne fa mia madre di conoscere a memoria le fasi del motore a scoppio per avere rilasciata la patente?

A mio avviso, questo serve a vessare la gente. Una sorta di mobbing, per renderci sempre più obbedienti e così dimentichiamo sempre più chi siamo e cosa vogliamo.

Soprattutto negli ultimi anni, competizione e produttività sono giunti ad un eccesso di cui qualcuno (ancora troppo pochi) si sta accorgendo. 

E allora, quanto stai mediando? A quale polo sei più vicino/a? A quello del "bravo soldatino" che esegue tutti i suoi doveri, o a quello del vero te stesso (o te stessa)?

Il disagio, che è sempre più comune nella nostra epoca e che è palesemente aumentato negli ultimi anni, è dovuto proprio al progressivo allontanamento da noi stessi, dovuto all'ambiguità e al curioso dualismo del mondo occidentale, stranamente al di sopra di ogni sospetto.

Ci porta a contestare. A schierarci. A cercare sempre un responsabile, anche quando non c'è. Ci spinge gli uni contro gli altri, invece di cooperare. Induce a crisi d'identità personale, spirituale, sessuale e, non ultima, politica.

La soluzione? 

Disobbedire nel rispetto degli altri!!!

Dal mangiare solo quando e se ho fame; al non riconoscersi necessariamente nel percorso di vita standard (studio, lavoro, matrimonio, figli) al fare il lavoro che davvero mi piace e che farei anche gratis e non perché l'ingegnere o il direttore vendite è socialmente bene accetto e rispettato, oppure perché a mio padre fa piacere così o, ancora, perché fa guadagnare tanto.

A proposito. Chi ha detto che felicità e benessere economico sono incompatibili? ...i soldi non danno la felicità!!! Guadagnare tanto e far bene al nostro spirito, facendo quello che davvero ci piace, non sono mica alternativi!!! Si possono conciliare.

Essere sinceri con se stessi, riconoscere cosa ci rende davvero felici e muoversi in quella direzione.
A volte, il fatto stesso di aver messo a fuoco cosa ci riempie il cuore, già ci dà felicità.

Muoversi in quella direzione, lavorare per rimuovere gli ostacoli, ricercare le condizioni ideali e, eventualmente, crearle, ci conferisce, oltre alla felicità, quella luce diversa negli occhi, la voglia di vivere e la ragione per alzarci la mattina.

Un essere libero ha un'energia grandissima

lunedì 29 ottobre 2018

TECNICHE PER SCREDITARE O CELARE LA VERITA'


<articolo in bozza, ancora in lavorazione>

La censura si occupa solo di nudità e volgarità varie? Ovviamente no.

Tutti, o quasi, siamo pronti ad ammettere che media e scuola ci offrono una visione del mondo controllata e riveduta; sappiamo che "la storia la scrivono i vincitori"; che gli interessi dei grandi poteri economici prevalgono quasi sempre, ecc.

Il guaio è che queste consapevolezze restano lì. Raramente maturano vere critiche. Troppe poche volte mettiamo in discussione il pensiero più largamente accettato e condiviso.

Il mondo non è come appare


Non è quello che ci raccontano i TG e ci mostrano Alberto e Piero Angela.

Ci sono tantissimi argomenti che vengono condizionati.

Ad esempio, basta rifletterci un po' per rendersi conto che di ufo e alieni se ne DEVE parlare sempre restando nel dubbio.

Avevi mai pensato che il modo migliore per "uccidere" una discussione è offrire il tuo dubbio? "Si, può essere che hai ragione", oppure "chissà, forse è proprio come dici tu".

Se attacchi e ti metti contro i sostenitori di una certa idea, crei la sfida, alimenti la loro voglia di dimostrare quello in cui credono.

Anche cancellando, reprimendo o vietando certe discussioni, si "martirizzerebbero" i predicatori e finirebbe come con Mandela, incarcerato e poi diventato presidente del Sud Africa. Si rischia di ottenere l'effetto opposto.

La strategia più efficace è non dare torto e neanche ragione; è Concedere il beneficio del dubbio.

Un altro metodo consiste nell'inondare il mondo dell'informazione con falsi positivi, come quando venne fuori che c'era un video porno privato di Belen. Fu riempito il web di falsi video di Belen, per rendere quasi impossibile trovare quello vero o per convincere che si trattava solo di una chiacchiera e che non c'è nessun video.
Ci sono agenzie specializzate che fanno questi lavori.

Un metodo subdolo e parecchio efficace è quello di creare prove palesemente false a supporto delle teorie che si vogliono screditare. Come il video in cui un improbabile Kubrick, dichiara di aver girato lui il finto allunaggio.

Ci sarebbe anche il far perdere credibilità ai protagonisti, ad esempio, organizzando scandali e usando la giustizia.

Oppure condizionare i mezzi di informazione o comprare i giornali, ecc.

Non manca la cancellazione materiale: persone e prove. Come si fa, ad esempio, con la Free Energy.

domenica 28 ottobre 2018

NOSTRADAMUS PROFETIZZO' L'11 SETTEMBRE?

Io dico "si"! Una profezia smarrita misteriosamente descrive quei tragici eventi. Complotto? Censura? Ecco la vicenda che ho vissuto personalmente a caccia della profezia scomparsa.


Questo racconto inizia con un padre, il mio, appassionato di Nostradamus.
Una sera dei primi anni 80, forse nell'83 o 84, in seconda serata su Rete 4, andò in onda un film/documentario dal titolo "Nostradamus 1999". Titolo originale: "The man who saw tomorrow" (L'uomo che ha visto il domani).

Io avevo 12 anni, o giù di lì e rimasi parecchio impressionato.
Credo che mio padre avrebbe fatto meglio a mandarmi a letto, solo che se così fosse avvenuto, oggi non potrei raccontarti questa storia.

Il documentario, condotto da un serissimo Orson Welles, era diviso in 2 parti: il passato ed il futuro.
Nella prima parte, si riportavano le profezie di Nostradamus che egli fece in vita, fino ad arrivare ad Hitler e all'Ayatollah Khomeini.
Nella seconda parte, erano descritte le interpretazioni di "quartine" (così si chiamano i "versi" scritti da Nostradamus) riguardanti quello che, nel 1981, anno di produzione del documentario, sarebbe stato il futuro.

Puoi comprendere come mi sia rimasto tutto impresso, soprattutto il futuro!!!!!!!!!
Si parlava di un terremoto disastroso che avrebbe colpito il nord-ovest italiano e il sud della Francia e altri eventi, fortunatamente non verificatisi.

Ogni profezia veniva presentata riportando il testo della quartina a tutto schermo, con le immagini del film che continuavano a scorrere sotto, letto da una voce fuori campo, dal tono solenne.

Non poteva mancare la terza guerra mondiale e il terzo anticristo. I primi 2, secondo il film ed anche le interpretazioni comunemente accettate dei testi di Nostradamus, sarebbero stati Napoleone e Hitler.

Il terzo anticristo sarebbe stato arabo e avrebbe sferrato un attacco nucleare su New York.
Sarebbe... potrebbe essere o essere stato, per chi (non io) crede alla responsabilità di Bin Laden.

Il mio ricordo della quartina in questione è questo:

Due draghi si abbatteranno sulla città nuova distruggendo le montagne cave costruite dall'uomo.


Nel film i draghi sarebbero stati missili nucleari e le "montagne cave costruite dall'uomo", i grattacieli.
Nella mia mente, questo ricordo è rimasto vivido e al tempo stesso, archiviato come "terza guerra mondiale" e "attacco nucleare". Per cui, anche a seguito dei drammatici fatti del 2001, non essendoci un collegamento diretto, non ho collegato le due cose.

Qualche tempo dopo, è riemerso in me il ricordo di quella quartina ed ho realizzato immediatamente che i draghi che volano hanno una sagoma simile a quella degli aerei di linea, come quelli che abbiamo visto, innumerevoli volte, nei video dell'11 settembre.
Ovviamente le montagne cave costruite dall'uomo, sono i grattacieli.

Ho cercato la quartina on line senza trovarla e ho impiegato una domenica pomeriggio alla ricerca del film.
Nelle filmografie dedicate a Nostradamus, non era presente quasi in nessuna. Anche il video del film, che con MOLTA fatica sono riuscito a trovare, era tagliato, e durava solo 55 minuti. Mancava la parte dedicata al futuro.

Secondo me è stato cancellato tutto!
Credo che solo Governi o Servizi Segreti, abbiano il potere di cancellare quello che vogliono dal web e dai motori di ricerca.
E' risaputo che in stati a libertà di parola limitata, come la Cina, Google non restituisce certi risultati di ricerca.
Magari non tutti sanno che anche Stati "liberi" come l'Italia, inoltrano migliaia di richieste di cancellazione a Google (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!).

Il film era introvabile. Quasi come se non fosse mai stato prodotto. Con l'aiuto di un amico, ne ho trovato uno in lingua olandese ma, anche questo, mancava proprio della parte riguardante la terza guerra mondiale.
Ho anche provato a cercare il libro delle Centurie (raccolte di quartine) di mio padre, senza riuscirvi.

Per qualche anno, ogni tanto ho ritentato a provare a me stesso di ricordare bene.
Ho provato a rintracciare esperti dell'argomento; anche in questo caso, senza successo.
Ho scritto a Renuccio Boscolo che, a quanto pare dovrebbe essere il maggiore esperto italiano su Nostradamus, e non ha risposto.
Cesare Ramotti non c'è più.
Insomma, questa vicenda sembrava destinata a rimanere solo un mio ricordo senza la minima prova e così ho abbandonato le ricerche.

Quest'anno, determinato ad avviare il mio blog, decido di fare un nuovo tentativo. Mi sono detto: chissà che in questi anni non sia cambiato qualcosa. Sorpresa delle sorprese, ho trovato il film nella sua versione integrale, in lingua originale, addirittura molto facilmente e su più siti. Eccone 2:

Dailymotion

Vimeo

Siamo giunti al possibile complotto.
Ebbene, la quartina che così chiaramente ricordo, NON C'E'!!!
O meglio, sembra essere stata sostituita.

La quartina appare esattamente al secondo 1:11:11.
Per inciso, non credo che i cinque "1", sia sospetti, bensì, semplicemente, un curioso caso.
Invece, non mi pare un caso, il fatto che la sequenza in questione, sembra essere stata sostituita.
SOLO questa quartina viene impressa su fondo nero e, sempre SOLO in questa quartina, la voce fuori campo che la legge, ha una tonalità leggermente più bassa e l'effetto eco è lievemente diverso. Ed ancora, la sequenza è traballante, come capita nei vecchi filmati a pellicola, invece il resto del filmato, non presenta lo stesso effetto.

Non ci credi? Verifica personalmente esaminando uno dei link sopra.

A chi non sa di dover cercare in quel punto, sembra tutto normale; chi, come me, ha quel preciso ricordo, nota che, la voce sembra uguale ma sfondo, tono, effetto eco e vibrazione dei fotogrammi, sono diversi.

Ecco la quartina, così come appare oggi:
In the year 1999 and seven months
From the sky will come the grat King of Terror.
He will bring back to life the King of the Mongols;
Before and after, war reigns.

Traduzione:
Nell'anno 1999 e sette mesi
Dal cielo arriverà il grande Re del Terrore.
Riporterà in vita il Re dei Mongoli;
Prima e dopo, regna la guerra.

Riepilogando: un film riporta una profezia di Nostradamus; viene interpreta male ma, a fatti avvenuti si rivela di una corrispondenza sconcertante; il film viene fatto sparire oppure vistosamente tagliato, qualche anno dopo ricomincia a circolare, però, con una brevissima sequenza che appare sostituita.

Volendo ricorrere all'interpretazione più "buona". Che la sparizione del film e la successiva manipolazione siano state fatte per non far allarmare la gente?
Come fanno i Men in Black che vengono a rimettere tutto in ordine, come se non fosse accaduto niente e poi ti "sparaflashano" così dimentichi tutto! 😂
A proposito, sai che il mito di questi tizi vestiti di nero che si presentano per nascondere eventi che il mondo è meglio che non sappia, esiste da molto prima che venisse realizzato il film "Men in black"?
Ma questa è un'altra storia.

Per un fine buono oppure no, resta il fatto che il film originale non si trova più!!!
Quindi il mondo non viene considerato pronto a credere nelle profezie?

Tra le tante possibili, desidero fare una considerazione in particolare.
Come mai in certi ambiti si parla tanto di Nostradamus e mai di personaggi come, ad esempio, Edgar Cayce? Prolifico profeta dei nostri tempi.
Forse perché Cayce parlava del futuro in modo esplicito mentre Nostradamus scriveva in modo enigmatico?
Di certo, volendo seguire lo stesso principio di permettere che se ne parli, concedendo il beneficio del dubbio, Edgar Cayce sarebbe troppo difficile da gestire; al contrario, Nostradamus si presta perfettamente, salvo dover intervenire in casi imprevisti come quello dell'11 settembre.

Il fatto è che siamo tutti presi da quello che c'è e raramente da quello che manca.
Sembra una banalità e invece è importante!!!
Come le testimonianze dei presenti al crollo del ponte di Genova. Non mi pare che abbondino testimoni-protagonisti. Solo gente che alimenta il principio del dubbio. Così sono tutti contenti: i fatalisti, i complottisti, i buonisti, gli sbufalatori, ecc.
Questo ponte è stato demolito con l'esplosivo oppure no? Nessuno che dice chiaramente che ha visto cedere... o ha visto esplodere...

Oppure il fatto che non si parli più di mafia. Dopo l'arresto di Provenzano e 2 chiacchiere su Matteo Messina Denaro, BASTA!!!??? La mafia è stata sconfitta!!!???

Forse quando qualcosa è davvero importante e potente, non se ne deve parlare? Come dei Rothschild o del fatto che acquistiamo denaro dalle banche, invece di stamparlo con la Zecca di stato.

Lo so che dovrei chiudere con una bella morale, buoni propositi, un pensiero retorico.
NON MI VA!

Questo articolo, più degli altri, mira ad aprire una discussione per capire cosa è successo davvero.
Se hai informazioni, magari un vecchio libro di quartine o anche considerazioni educate e costruttive su questa vicenda, ti prego di contattarmi.

lunedì 15 ottobre 2018

IO SONO MASSIMO BOSSETTI

Questo articolo non l'ho scritto per attualità, né per dire la mia su questa vicenda, anche perché, non mi pare di essere un opinionista quotato.
Lo sto scrivendo per condividere e scaricare sulla tastiera, la mia personale angoscia di questo momento.

IO SONO MASSIMO BOSSETTI



O meglio, potrei benissimo esserlo e potresti esserlo anche tu.
Mentre batto questa frase, sono le 4:00 del mattino e non riesco a dormire.

La breve storia della mia angoscia, riguarda Massimo Bossetti e parte da un altro delitto mediatico: quello di Erba.

Sono tornato a casa all'una (di notte) circa.
Ho sistemato un po' di cose ascoltando, su YouTube, un video resoconto della strage di Erba che prometteva di raccontare la verità.

Tempo fa mi ero imbattuto nell'opinione di un avvocato, Paolo Francescetti, su questi tragici fatti e di come, secondo lui, i colpevoli non possono essere Olindo e Rosa.

Sicuramente per mia distrazione, il video mi era sembrato molto più breve. Invece è durato 2 ore! Sono rimasto incollato al video nonostante la tarda ora.
Immagini, registrazioni degli interrogatori, interviste e dichiarazioni originali dei protagonisti.
Riconosco le circostanze che hanno, certamente, determinato le opinioni dell'avv Franceschetti e rilevo che sui giornali si parla ogni giorno del delitto del momento; ogni giorno una qualche (poco credibile) novità e invece, NON VENGONO PRESENTATI QUEI DETTAGLI E CIRCOSTANZE DECISAMENTE SIGNIFICATIVI!!!???

Mi torna in mente la dichiarazione dell'allora Procuratore di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo, rilasciata al microfono di Raffaella Calandra, nella puntata del 12 marzo 2016 di Storiacce, dal titolo "Indagare, nonostante le TV": "...sono uscite notizie assolutamente false...".
Se vuoi ascoltare tutto l'intervento, della durata di 1:36, lo trovi qui, al minuto 4, oppure già estrapolato a metà pagina.

Ieri c'è stata la conferma in via definitiva, con la sentenza in cassazione, dell'ergastolo a Massimo Bossetti per l'omicidio di Yara Gambirasio.
Il caso di Bossetti l'ho approfondito tempo fa. Io mi schiero tra gli innocentisti.
Non solo per la nota questione del DNA, anche per alcuni aspetti di indubbia rilevanza, che sembra non siano stati approfonditi nel corso delle indagini.

Solitamente mi dà un po' fastidio che tanti diventino arbitri, opinionisti, avvocati e riconosco che adesso lo sto facendo anche io.

Sono il primo che considera la faziosità, parzialità, il sensazionalismo e la poca propensione alla vera informazione dei giornali. Per cui, quello che si sente in TV o si legge sui giornali, non è detto che corrisponda al vero.

Piccola digressione.
Alla fine della puntata di Porta a Porta del 3 ottobre 2018, Vespa incalza il povero prof Alessandro Strumia, cercando di alimentare la polemica sessista. Il prof, accusato di aver fatto una dichiarazione discriminante nei confronti delle donne, si difende dicendo che è stata una invenzione dei giornali, al che Vespa risponde "I GIORNALI, IN GENERE, NON SI INVENTANO COMPLETAMENTE LE COSE".
Quindi, anche secondo Vespa, i giornali, prendono spunto dai fatti, per inventarci sopra quello che vogliono, o meglio, quello che più fa audience o tiratura!!!
Se vuoi ascoltare Vespa, il caso viene affrontato a partire dal secondo 1:02:50. L'affermazione è esattamente al secondo 1:06:42.

Sul caso Strumia, mi sembra che la breve analisi di Luca Donadel sia coerente e completa.

Tornando al povero Bossetti e premessa la scarsa fiducia che ho nell'informazione.

Dai giornali e telegiornali abbiamo appreso l'evolversi quotidiano di questo "omicidio mediatico". Chissà cosa è vero e chissà cosa è stato rielaborato dai media.
Una considerazione credo di poterla fare con discreta certezza. Quando una parte afferma delle ragioni e l'altra non le smentisce o da risposte evasive o, ancora, cerca di denigrarle, senza fornire contro-ragioni a supporto della propria posizione, allora a me sembra proprio che chi pone l'attenzione su certi aspetti aspetti che sembrano non essere stati chiariti sulle indagini, potrebbe avere ragione!!!
Davvero nei tribunali avere un condannato è più importante di fare giustizia o, comunque, di non commettere un'ingiustizia?
Si dice: "oltre ogni ragionevole dubbio"? Mi sembra di si! ...e mi pare che si sia rimasti fin troppo indietro rispetto a tanti dubbi. più che ragionevoli.

Ieri mi hanno colpito le dichiarazioni. L'avvocato di Bossetti ha affermato sarcasticamente che "la terra è piatta"; quello della famiglia di Yara Gambirasio ha detto che, con questi, sono 39 giudici che affermano la colpevolezza di Bossetti.
Lo so che una frase non significa niente. Ho comunque l'irrazionale sensazione che l'avvocato dei Gambirasio, abbia preferito far fare la dichiarazione ai giudici, come se lui avesse voluto evitare di confermare la sua convinzione sulla colpevolezza di Bossetti.
Che non ne sia convinto neanche lui?

D'altronde, proprio lui deve saperlo per forza che la prova del DNA, in questo caso, è stata tirata un po' troppo per i capelli!!!
Forse appena si nomina DNA, considerata la nota attendibilità del blasonato test, ci si dimentica delle circostanze attorno che non vanno bene per niente?

E allora, ecco cosa non convince, anzi, risulta, praticamente e anche geneticamente impossibile.
Cominciamo da alcune brevi premesse:

  • il DNA si trova dentro le cellule di qualunque essere vivente;
  • le cellule contengono DNA nucleare e DNA mitocondriale;
  • il DNA nucleare è uno solo, quello mitocondriale è presente in diverse migliaia di unità per ogni cellula;
  • il DNA nucleare si degrada facilmente e rapidamente, mentre quello mitocondriale è più resistente, oltre che MOLTO più abbondante;
  • il DNA nucleare identifica l'individuo possessore, invece, quello mitocondriale identifica solo la linea materna;
  • le prove del DNA vengono eseguite su quello nucleare e sono più che attendibili nell'identificare un individuo;
  • il cadavere di Yara sembra proprio essere stato portato nel luogo del ritrovamento, solo pochi giorni prima dello stesso.


Il test del DNA sulla macchia trovata sugli slip di Yara, è stata fatta sul DNA nucleare e questo appartiene, sicuramente, a Massimo Giuseppe Bossetti, prima identificato come "Ignoto 1"

E allora? Caso chiuso!
Invece no. per 3 ragioni.

  1. Il DNA mitocondriale di Bossetti non c'è. Come può andare in giro un DNA nucleare senza il suo abbondantissimo contorno di DNA mitocondriale? Tanto che finanche l'accusa parla di anomalia e la difesa, di evidente contaminazione.
  2. Il DNA mitocondriale trovato, definito appartenete a "Ignoto 2", non è di Bossetti e non è stato indagato. Come mai?
  3. Appare molto improbabile che il DNA nucleare di Ignoto 1 abbia resistito fino al ritrovamento del cadavere di Yara. Che qualcuno lo abbia aggiunto prima del rinvenimento? Oppure, come GIUSTAMENTE fa notare la difesa, trattasi di contaminazione.
Ok. Facile dire che è stato portato lì, dopo, da qualcuno o che si tratti di un errore.

E allora perché il test che ha inchiodato Bossetti è stato definito "rieseguibile" e poi invece viene dichiarato non più eseguibile, per mancanza di materiale genetico?

Perché non sono state seguite le altre piste? A cominciare dall'insegnante di ginnastica, la quale non credo sia colpevole ma non mi sembra verosimile che non sia seguita ed esaurita questa pista o quella del cantiere di Mapello, dove hanno portato i cani molecolari.

Quindi Bossetti avrebbe adescato Yara, la quale sarebbe salita di buon grado sul suo furgone. Poi lui l'avrebbe picchiata e graffiata, con la forza di una ragazzina e non con quella del maschio adulto e forte. 
Non avrebbe abusato di lei ma sarebbe rimasta una macchia di DNA sugli slip della povera ragazzina. Tutto ciò per lasciarla morire di freddo in un campo.
Trovo molto poco credibile questa versione.

L'accusa rimarca che il DNA era lì, il furgone era lì e il telefono era lì. 

Peccato che: 
  • il DNA, come già detto, non convince e presenta evidenti anomalie;
  • il furgone NON era lì e quello fatto vedere nei filmati, era simile ma passa ad orari incompatibili con quelli fissati dall'accusa;
  • il cellulare aveva agganciato la stessa cella di quello di Yara ma tale circostanza era conciliabile con le normali abitudini di Bossetti.
Ci sarebbe da aggiungere, come elemento dell'accusa, anche la presenza su Yara di fibre compatibili con il sedile del furgone del "carnefice". Solo che sul furgone sequestratogli, non è stata trovata nessuna traccia, né fibra degli abiti, né altro, della presenza di Yara.

Ammesso e non concesso che una prova come quella del DNA in circostanze come queste, possa essere valida (secondo la giustizia italiana lo è) credo che Bossetti sia il primo imputato condannato sulla base del solo test del DNA. Tutto il resto sono indizi poco significativi.
Altro aspetto non da poco: manca anche il movente!

Per questa indagine sono stati passati a setaccio la stratosferica cifra di 118.000 tabulati telefonici ed eseguiti 15.000 (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) test del DNA per una spesa record di svariati milioni di Euro!
SVARIATI MILIONI DI EURO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Come mai questo incredibile dispiego di forze per Yara e non anche per altri casi simili?
Perché tanti altri delitti, come questo, senza testimoni, senza uno straccio di ripresa di una qualche telecamera, finiscono archiviati e questo ha visto un evolversi talmente eclatante?

L'errore del ministro Alfano di annunciare l'arresto del "colpevole", quando ancora non lo era, forse denota l'imbarazzo creatosi per dei costi stratosferici che sarebbero risultati ancora più ingiustificabili in mancanza di un condannato?

Non voglio credere a chi invita a seguire la pista dei soldi. Di contro mi appare troppo facile affidarmi alla retorica che, per rendere giustizia ad una tredicenne che certamente avrebbe meritato di vivere, si giustifica una indagine folle con un colpevole che così non sembra essere.

Alla fine, invece che un colpevole, è stata creata una ulteriore vittima: Bossetti. 
E non solo lui, se consideriamo l'inferno che hanno vissuto e continuano a vivere i suoi familiari.

Bossetti è un uomo comune: un lavoratore, con una famiglia, le sue storie sono diventate ingiustamente pubbliche, le sue debolezze sciorinate davanti a tutta l'Italia.

Insomma, in questo momento non riesco a non pensare che al posto di Bossetti potrebbe starci chiunque.
Nessuno e niente può garantire che, domani, non possa capitare la stessa sorte a me, a te, a un nostro amico o familiare.

Cosa possiamo fare io e tu per prendere le difese di Bossetti, nei confronti di una giustizia che non sembra essere stata tale?

Al momento, purtroppo, non credo di poter fare di più che firmare qualche petizione e, magari, scrivere qualcosa su Facebook e qui, per sensibilizzare chi dovesse giungere a questa pagina.

Aperto a discutere di questo articolo, saluto e ringrazio te che mi hai onorato della tua attenzione.